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Ornitofauna ed Entomofauna |
Per quanto riguarda l’ornitofauna delle zone umide ravennate preziosi contributi vengono forniti dai numerosi lavori di diversi autori (tra cui Boldreghini, Brichetti, Montanari, Tinarelli, Toschi e Santolini) riassunti negli aspetti generali da Boldregini (1990). Nella fauna italiana cono circa 200 le specie di uccelli che per motivi, che vanno dall’alimentazione alla nidificazione fino allo svernamento, sono legate alle “zone umide”. Per brevità vengono qui citate solo alcune delle specie maggiormente caratteristiche di quest'area.
Principale specie ornitiche caratteristiche delle Pialasse ravennate.
Per quanto riguarda la Pialassa Baiona e le aree circostanti, lo studio più recente sulla fauna ornitica è quello condotto dal Comune di Ravenna, in collaborazione con l’Università di Bologna, nell’ambito dei progetti finanziati dalla Comunità Europea Life ’95 (Comune di Ravenna,1998). Questo studio ha evidenziato le specie di interesse conservazionistico in relazione sia alle Direttive Comunitarie sia alle leggi nazionali e locali vigenti. Tra gli uccelli nidificanti nella Pialassa Baiona sono qui riportati quelli particolarmente meritori di attenzione.
Uccelli nidificanti nella Pialassa Baiona meritori di particolari attenzioni conservazionistiche (Comune di Ravenna,1998).
Infine, per quanto riguarda le specie svernanti, vanno segnalate come particolarmente meritorie di attenzione la Strolaga mezzana, il Tufetto e il Gabbiano Comune.
Tarabusino (Ixobrychus minutus; foto M. Mastrorilli).
Volpoca (Tadorna tadorna).
Avocetta (Recurvirostra avosetta).
Entomofauna
La presenza di insetti nelle lagune salmastre è in buona parte dovuta ad alcune fasi acquatiche dei cicli vitali di diverse specie. Secondo gli studi disponibili, la Pialassa del Piombone appare estremamente povera di specie di insetti in ragione dell’elevato grado di inquinamento delle acque che limita fortemente lo sviluppo degli stadi acquatici. Molto più ricca e diversificata appare invece l’entomofauna della Pilassa Baiona (Campadelli e Contarini, 1990). Nel periodo estivo dominano per abbondanza gli Odonati (libellule) tra cui le specie Ischnura elegans e Synpetrum sanguineum. La presenza di Lepidotteri (farfalle) è in gran parte dovuta agli ambienti forestati e cespugliosi limitrofi in cui trovano rifugio numerose specie; tra le varie specie diurne ricordiamo Gonepteryx rhamni, Pieris napi, Anthocaris cardamines, Lycaena spp., Hipparchia statilinus; specie crepuscolari o notturne sono ad esempio alcuni grossi sfingidi come Laothoe populi, i nottuidi come Noctua spp. e i geometridi come Eudia pavonia. I Culicidi, meglio noti come zanzare, formano sciami specialmente lungo gli argini e i dossi nel periodo primaverile estivo; a causa della loro fastidiosa puntura limitano la fruizione turistica delle pialasse. La presenza di questi insetti è comunque variabile negli anni sia in funzione degli andamenti stagionali sia in funzione degli interventi di controllo operati a fini igienico sanitari.
Per quanto riguarda la componente geofila si segnalano per importanza i Carabidi come Clivina fossor, Dyschirius spp., Broscus cephalotes, Pogunus litoralis, ecc. (Campadelli e Contarini, 1990).
La libellula Ischnura elegans.
La farfalla diurna Gonepteryx rhamni.