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Turismo, Caccia e Pesca

a cura del Comune di Ravenna

Scheda di registrazione del pescato in Pialassa Baiona

Turismo

La Pialassa Baiona rappresenta un'area di elevato interesse naturalistico, particolarmente apprezzata dai turisti per la fauna e per le particolari associazioni floristiche. L'accesso con mezzi di trasporto a motore è consentito solo in alcune aree perimetrali (ad esempio il prato barenicolo a nord), alcune dotate di parcheggio e luoghi di accoglienza. I numerosi sentieri interni si prestano per lunghe passeggiate a piedi e in bicicletta completamenti immersi nella natura. Nel periodo estivo l'accesso alla pineta che costeggia la Pialassa è limitato ai soli percorsi segnalati ed autorizzati. Alcune aree servite da canali navigabili sono invece accessibili mediante piccole imbarcazioni, a remi o con motori di potenza non superiore a 5 kw, e canoe.

Per saperne di più sul turismo a Ravenna visita il sito TURISMO del Comune.

Caccia

Nell'ambito delle Pialasse di Ravenna e nel rispetto delle vigenti leggi, è consentita una certa attività venatoria. Questa attività deve coesistere con le esigenze di salvaguardia ambientale previste per questo habitat.

Pesca

Ai cittadini del Comune di Ravenna è riconosciuto il diritto di uso civico di pesca nell'ambito del territorio comunale ed in particolare nella Pialassa Baiona. Per poter esercitare questo diritto è però necessario iscriversi in un apposito "registro degli aventi diritto", così come specificato nel "Regolamento per l'esercizio del diritto di uso civico di pesca nel territorio del Comune di Ravenna", ed essere muniti delle licenze e delle autorizzazioni alla pesca previste dalla normativa vigente.
 

Il diritto di uso civico è esteso a tutta l'area della Pialassa Baiona.  La pesca può essere esercitata nei modi e nei periodi previsti dalla legge, inoltre può essere temporaneamente sospesa o limitata per motivi igienico sanitari, di tutela ambientale o per consentire opere ed interventi specifici.

È importante sottolineare che esistono limiti nei confronti di numerose specie sia per quanto riguarda i periodi di cattura, i quantitativi giornalieri e stagionali di pesca e la taglia minima per numerose specie ittiche (vedasi R.R. 29/1993).

L'attività di pesca nelle acque interne e di transizione si suddivide essenzialmente in due settori, quello professionale e quello sportivo, contraddistinti sulla base di differenti licenze rilasciate dal proprio comune di residenza e con la validità di 6 anni (L.R. 23/1978). Inoltre le disposizione variano sulla base della classificazione delle zone di pesca, attualmente la Pialassa Baiona si colloca in zona di tipo B.

Pescatori di vongole nei pressi di un bilancione (Foto M. Ponti, 2001).

Strumento artigianale per la raccolta delle vongole (Foto M. Ponti, 2001).

Pesca di professione (Licenza tipo A)

È esercitata esclusivamente dai professionisti con l'uso di tutti i tipi di attrezzo consentiti dalle leggi vigenti (ad esempio archetto, bilancino, bilancione, cogollo, nassa, ecc., vedasi L.R. 11/1993 e R.R. 29/1993).

I pescatori di professione possono pescare molluschi eduli lamellibranchi (ad. es. vongole, ostriche e mitili) nel rispetto delle norme igienico-samitarie per la produzione, commercio e vendita (Legge 192/1977; Dlvo 530/92 e successive disposizioni). La specie maggiormente pescata è la vongola verace filippina (Tapes philippinarum), specie esotica di origine indopacifica introdotta in Adriatico per la prima volta nel 1983 in esperimenti di acquicoltura e poi diffusamente seminata per far fronte alla cronica riduzione degli stock della vongola verace nostrana (Tapes decussatus). Dai luoghi di semina si è poi rapidamente diffusa nelle aree circostanti.

Pesca sportiva (Licenza tipo B)

È esercitata dai dilettanti esclusivamente mediante canne da pesca, lenze a mano, bilancella e bilancione (entro le misure imposte dalle norme locali, vedasi L.R. 11/1993 e R.R. 29/1993).

Le acque della Pialassa Baiona sono state classificate nella categoria "A" e questo consente tra l'altro la pesca sportiva con l'uso del bilancione fisso. Al fine di salvaguardare le presenze ed il ciclo biologico delle specie ittiche autoctone, la Provincia è chiamata a definire l'ubicazione e il numero massimo di capanni operanti. Questo numero è stato fissato nell'anno 2001 a 215 unità (deliberazione n. 337/2001 e n. 885/2001della Provincia di Ravenna) mentre erano circa 350 nel 1994.

 

Per un aggiornamento completo sulle tematiche legate alla pesca si consiglia di visitare i numerosi site disponibili, tra cui:

INFORMAZIONI

Maggiori informazioni possono essere richieste all'ufficio caccia e pesca del Servizio Ambiente (Area Pianificazione Territoriale) del Comune di Ravenna (P.le Farini, 21 - Tel. 0544 482343 - ssavioli@comune.ra.it).